Nato a Palermo all’inizio della seconda metà del secolo scorso. Insegnante per circa quattro decenni e adesso in pensione, scrittore e poeta a cui piace investigare sulle persone, le loro gioie e le passioni, le tensioni o le miserie umane che spesso, l’indagato, è costretto a nascondere per uniformarsi al prototipo sociale “felice e realizzato” che è in voga tra le pagine dei social.
Il suo particolare codice di scrittura mai banale ma elaborato è complesso sia nella forma che nella sostanza, non risulta mai astruso o cervellotico, anzi, tra barocchismi e neologismi, gode di un andamento ritmico che persegue in frasi musicali quasi sempre compiute. L’ironia intelligente ma non irridente, il tocco in apparenza leggero ma puntuto con il quale descrive e indaga sulle pecche dei singoli e dei molti, l’umorismo che rivaluta persino i vinti, è il tratto scritturale caratteristico dei suoi libri e delle sue poesie.
Woody… fuga nella realtà, romanzo vincitore del concorso nazionale Tramate con noi indetto dalla Rai/Radio1 e premiato al Salone del libro di Torino, il romanzo “giallesco” Vento di Ponente e le raccolte di poesie con le quali Alfonso La Licata ha avuto modo di farsi apprezzare.
Sceneggiatore di due opere teatrali, Santina e u munnu di li menti persi e Ipogeo… il luogo della Verità, vincitrici di concorso in varie manifestazioni
nazionali. Nelle opere Passione, la passione di Cristo vissuta dalle donne e Giuseppe, lo scrittore ha avuto modo di sperimentarsi nella sceneggiatura e messa in opera di testi a tema religioso.